lunedì 3 marzo 2014

RED CARPET / OSCAR 2014

Miei cari, mi stavate aspettando e me ne rallegro. Impaziente di vedere quali castronerie avessero indossato i nostri amati divi, purtroppo ho dovuto immediatamente constatare una cosa : l'assoluta e inesorabile mancanza di creatività. Per esprimere il concetto in una sola parola: NOIA. Una lunga e infinita passerella di statuine in naftalina, un trenino di paresi tendenti al sorriso/ghigno/insofferenza. Per fortuna c'è la nostra Jennifer Lawrence che ce la fa spassare un po' cadendo anche quest'anno. Per il resto un minestrone di crema, bianco, strasse, veli.

Cominciamo dall'uomo del momento, che tutti vorrebbero come best friend, la miniera d'oro del mercato discografico che qui haimè scorda di dire al sarto dove voleva il risvolto.
Si accompagna da una forse fidanzata vestita come avrebbe dovuto vestirsi lui.


 Trionfatrice per il premio come miglior attrice non protagonista per 12 Anni Schiavo, Lupita Nyong'o regale nel suo Prada color ghiaccio, potrebbe travolgere tutte con il suo strascico e farle inghiottire dall'asfalto, per quanto mi riguarda.




E invece chi ti arriva? Jared Leto che potrebbe impiegarci 30 secondi per cambiarsi e mettersi uno smoking come dio comanda. Ritirando la statuetta vinta come miglior attore non protagonista per Dallas Buyer Club fa anche un discorso politicamente corretto contro le dittature e ringraziando la mamma. Un luogo comune vivente. Il tutto con completo Saint Laurent, capello unto-lungo, papillon bordò. Cameriere? un caffé.


 Ahh che gioia rivedere vecchie conoscenti: ho un flebile ricordo di un abito color broccolo e invece qui fa la parte di Ursula la Regina del Mare, pallida e assetata di vendetta, con manica lunga anti spiffero.
Una vedova nera firmata Zac Posen.


Karen O: che sembra subire più di tutti l'effetto della gravità: slavata è la parola che mi viene in mente.


Charlize Theron in Dior Couture. Tanta gioia e serenità anche per lei. Un abito questo che non la fa sembrare particolarmente bella, ne' affascinante. Le da tutta l'aria dell'arpia, con scollo a schiaccianoci.


E passiamo al tanto temibile Capitolo Strasse. Ecco qua un raro esempio di Strassa, del sottogenere Stroppicciata. Kerry Washington sceglie un Jason Wu ma forse l'ha trovato per terra e ci ha aggiunto un ciappino di Acqua&Sapone per tenerlo su.


Alexander McQueen è il Re indiscusso, e Sandra Bullock finalmente azzarda una tonalità lontana dalla palette Grigio-Milano o Bianco-Cortina che tanto piace quest'anno.


Jennifer Lawrence in Dior è strepitosa. E' perfetta, sembra anche a suo agio. Forse troppo?




E quando stavo per perdere le speranze ECCALLA' la nostra eroina, senza la quale noi non potremmo fare sonni tranquilli. Possibile che tutti gli stylist di Hollywood abbiaino per quest'occasione partorito solo abiti perfetti? Qui siamo difronte al crollo di ogni certezza: Anne Hataway in Gucci ci prova ma non ce la fa. Capello senza forma, sguardo assente, l'effetto testuggine rende tutto più difficile. Fossi stata la le avrei dato una pacca sulla spalla; ma giusto per vedere se era un cartonato.


Matthew McConaughey forse aveva freddo, si è messo uno smoking sopra l'altro. Il tutto suggerisce languore. Nei sinonimi di languore trovo anche questi simpatici aggettivi, perfetti per questa coppia:deboli, stanchi, spossati, fiacchi, molli, estenuati, sfibrati, snervati,svigoriti, flosci, svogliati, esangui


Che noia, Julia, che noia, che noia, che noia.


 Emma Watson in Vera Wang mi fa addormentare solo a pensarla, cosa ti metti stasera Emma? "Uh, una cosetta di cotone comoda, che tanto torno a casa presto."


Perché hanno invitato Kate Hudson?


Cate Blanchett in Armani Privè sembra la fatina damina principessina tutta gentile e ossequiosa delle mie braghe. Altro non mi comunica.


Che dire, state invecchiando cari miei. Brad Pitt si sta trasformando in un camionista mentre Angelina trattiene (da quindici anni ormai)  il fiato.



Gabourey Sidibe, un cespuglietto di primule.


Jennifer Garner, manco a dirlo, noiosissima, ma con dettaglio di un birillo che spunta da sotto lo strascico. Almeno qualcosa di diverso.


Leonardo qui stava pensando: "Vedrete, vedrete, ve la faccio pagare, vincerò io"
Più in sotto invece: "VI AMMAZZO TUTTI"
Il tutto firmato Armani.



Lady Gaga non poteva presenziare e quindi ha portato la sua statua di cera vestita da Versace Couture.


I quattro saltinbanchi con gambe aperte e sorriso sornione. Benvenuti negli States.


Io ho una predilezione per Michael Fassbender, lo adoro, anche se fosse vestito Piazza Italia e non in Tom Ford come in questo caso. Ignoro totalmente però il nome della signora al suo fianco.
Che sia una produttrice, un'attrice, una scrittrice, una passata per di la per caso, non mi interessa.


Scarpe lustre e inglese balbettato. Eccoci qui, il Made in Italy con cui ci bulliamo nel mondo.
Tutto concentrato in questi due completi Armani. Che altro avevate pensato?


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