venerdì 7 settembre 2012

Dal trespolo del Lido - terza e ultima (?)

Cari piumati,

siamo finalmente giunti alla conclusione di questa corsa verso il Leone d'Oro che domani verrà assegnato verso le 19.


Tra i film in concorso dei quali non Vi ho parlato c'è sicuro qualcuno che potrà arrivare in finale domani quindi vado riassumendo a volo d'uccello!

Rama Burshtein ha presentato il suo Lemale Et Ha'Chalal (Fill the Void), film ambientato nella comunità ebrea ortodossa di Tel Haviv nella quale una giovane dovrà scegliere un percorso di crescita particolare a quello che aveva pensato: sposare il vedovo di sua sorella...capito l'allegria?! Ai critici è piaciuto, a me no, quindi spero non vinca; ecco l'ho detto!

To The Wonder di Terrence Malick è stato tra i momenti più lirici della Mostra ed è, ovviamente, il mio candidato preferito per il Leone. Ben Affleck e Olga Kurylenko s'innamorano a Parigi e si perdono in Oklahoma. Nel mentre Javier Bardem perde la fede in Dio, lui è un sacerdote, e s'interroga sulla natura del suo amore. Ecco, questo è il tema principale del film, l'amore: questo è il modo in cui questa volta e come sempre meravigliosamente Malick s'interroga sulla natura dell'infinito del quale siamo fatti. Insomma, il miglior melodramma spirituale possibile, girato con incommensurabile maestria da quell'aquila muta che è Terry Malick. Volate in sala quando esce, non accetto giustificazioni pigolate!

To the wonder - Terrence Malick

Di Takeshi Beat Kitano in Outrage Beyond Vi ho già detto e anche di Kim Ki Duk con Pieta quindi passerei ai giovanissimi di Apres Mai di Olivier Assayas. Partendo dai fratellini dei giovani del '68 Assayas, quello del bellissimo Carlos, mette su una riflessione sull'arrivare in ritardo agli appuntamenti con la Storia. I giovani, infatti, non sono rondini rivoluzionare felici come furono i fratelli maggiori qualche anno prima ma annoiati passerotti che non sanno da che parte tirare le molotov e sembrano fuoriusciti dagli Strokes. Molto fighetto, specie per la ricostruzione di mode, modi e droghe, mi ha poco toccato. Ditemi la Vostra presto che tanto ne parleranno tutti a breve!

Pieta - Kim Ki Duk

Di Lihnas De Wellington di Valeria Sarmiento, vedova di Raul Ruiz, dirò solo che si tratta del Noi Credevamo portoghese e che se siete amanti della storia dell'800 dovete assolutamente recuperarlo! Grande produzione e cammei a gogo (Huppert, Deneuve, Piccoli e Malkovich, mica uccelletti qualsiasi!)

Di Korine e del suo Spring Breakers ho detto e non mi stancherò mai abbastanza di ripetere che, Malick a parte ovviamente, è stato il film della Mostra  ma difficilmente vincerà qualcosa!

Marco Bellocchio ha presentato il suo Bella Addormentata ma non Vi dirò nulla al riguardo perchè esce oggi in sala e dovete andarlo a vedere, poi ne riparliamo. Si tratta senza dubbio del film più doloroso e necessario visto qui a Venezia.

Bella addormentata - Marco Bellocchio

Veloci veloci su La cinquième saison di Jessica Woodworth e Peter Brosens, video art belga sulla fine del mondo. Si parla di un horror ambientalista tra Bergman e Bruegel alimentato da quel demone che c'hanno i belgi dentro! Pieno di uccelli, però, mi son sentito a casa! In realtà portano la peste che ammala il mondo, nel film, dicono i due registi...apposto!

 Ancor più veloci su Sinapupunan (Thy Womb) del filippino Brillante Mendoza, uno dei maestri più celebri del cinema di laggiù. Storia dolorosa di una coppia senza figli che cerca una soluzione nella poligamia di lui. Ambientato tra i pescatori musulmani di isole che non so dove stanno è un quasi documentario in cui l'inizio e la fine sono dedicati a una scena di parto...olè che si vede tutto!

Sinapupunan - Brillante Mendoza

Oggi la consueta doppietta di film in concorso, l'ultima finalmente, ha presentato Passion di Brian De Palma e Il giorno speciale di Francesca Comencini. Il buon vecchio Brian, purtroppo, non ha più un verso pieno e tonante ma sembra pronto per la pensione dei volatili. Il suo thriller erotico-onirico-lesbico -ho scritto davvero questa cosa?!- non convince affatto e pare un tuffo troppo profondo nel genere e nell'autocitazione per risultare credibile. Naomi Rapace e Rachel McAdams ne fanno vedere delle belle di piume, lingerie, tacchi alti e dildos ma non si spicca il volo nè ci si muove da Hitchcock, uccello padre fondatore del cinema di Brian cornacchietta!

Il film della Comencini è il triste ed ennesimo e ovvio e romanesco affresco dell'Italia di oggi in Converse All Star, putroppo. Non ho molto da aggiungere al riguardo!

Il giorno speciale - Francesca Comencini

A presto dal trespolo del Lido per i commenti finali post premiazione,

il Vostro corvaldo

1 commento:

  1. Caro Corvaldo...è la tua ammiratrice segreta che ti scrive ( ;-)!!! Grazie per questi battiti d'ali che hanno animato il blog delle Cornacchie.... con un lirismo piumato irripetibile! tua affezionata Corvina

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