Un tempo erano la fede, il brillocco papale, il rubino
incastonato, il solitario o una trilogia (nessun Signore, elfi o hobbit). Si
baciava, lustrava e conservava con cura. Si. Parliamo di anelli. Non conta il
peso, il valore, la fattezza o il pregio, né dimensione o spessore. Basta
averne. Possibilmente tanti o se pochi enormi.
Accessorio prioritario da clashare per materiali e gusti, da sovrapporre e combinare.
C'è chi ama i tagli classici, le forme essenziali, quindi predilige i midi. Chi invece più vicino alla vecchia scuola, li vuole con grandi pietre o a timbro. Tra i più amati degli ultimi tempi l'anello armatura con cui la cara Vivienne Westwood ha fatto innamorare tutti.
Poi se volete, metteteli insieme tutti e impreziositevi le falangi al completo.
Ennesima tendenza che non guarda portafogli o carati, che
conquista lui e lei complici in scambi e rovistamenti nei portagioie.
Ancora una tendenza democratica e una porzione di guardaroba
comune.
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