mercoledì 16 aprile 2014

STYLE / GHETTO BLASTER


Alle volte anche la modalità con la quale viene ascoltata la musica diventa parte dell'ascesa di un genere muiscale.
Il ghetto blaster è uno di questi.

Assieme ai writers, al free-style e ad una città nota come New York City, il ghetto blaster ha portato alle orecchie di tutto il mondo l'hip-hop, quello vero, arcano e underground della fine degli anni '70, ancora un pò funky, come questo.
L'enorme stereone diventa parte integrante di un mondo nuovo, di protesta : la città era la tela e JULIO 204, TAKI 183 e lo stesso Basquiat (SAMO©) i pittori.
Questo periodo ci ha insegnato che solo le contaminazioni tra la strada, le gallerie d'arte, la muisca e la moda possono creare qualcosa di unico, nomi come Keith Haring, Andy Warhol, Madonna, RUN DMC non fanno che confermarcelo.
Per fortuna fotografi come Martha Cooper e Jamel Shabazz hanno documentato questa parentesi illuminante, prima che lo yiuppismo e l'HIV non hanno bruciarono tutto.

Il ghetto blaster per quanto fosse un pesante ingombrante ammasso di plastica ha contribuito a rendere ancora più chiaro il messaggio dei protagonisti dell'epoca e c'è chi come sempre soffre di malinconia, nonostante l'Ipod.





Jamel Shabazz


RUN DMC
Martha Cooper




Def Jam LL Cool J


Martha Cooper
Richard Corman
TinaWeymouth e Grandmaster Flash
Richard Corman
Jamel Shabazz

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