lunedì 2 settembre 2013

GIOIE E DOLORI - RED CARPET VENEZIA 2013


Grande ritorno dalle vacanze delle Cornacchie con questa piccola selezione di miserie, dolori e splendori di tutto quello che noi pennute abbiamo avvistato in quel di Venezia, alla 70esima Mostra del Cinema.
Per ora.

Ad esempio, madrina (che termine assurdo, madrina, cos'è un nome più edulcorato per dire hostess?Presentatrice?) della 70esima edizione è Eva Riccobono che di cinema non c'entra niente, ma è stata messa la per rappresentare l'Italia. Andiamo bene. Ecco, Eva Riccobono in uno scatto giornaliero dove in Armani è perfetta, elegante, austera ma giovanile. Ed eccola qui al red carpet del film di Emma Dante con un Dior che pare un sacco su di lei. Ci mancavano le bolle.




Non so se i più mi capiranno, ma l'unica parola che mi viene in mente guardando Moran Atias  è "El Femenon". 



Mia Wasikowska in Proenza-Schouler è sobria ma attuale e ci piace. Il plissettato quest'anno ha vinto su tutto.


Non ci bastava una Coppola a romperci le uova nel paniere con quel suo look sempre perfetto, no adesso se ne è aggiunta un'altra, Gio la nipote di Francis che ha pure diretto James Franco in Palo Alto.
E si presenta così, come il clone di Alexa Chung. Ma noi non ci caschiamo più, bella, cambia aria.



Sempre nello scaffale delle banalità metterei anche Michelle Dockery in un minidress Miu Miu che pare preso dai saldi H&M. Sarà il colore? O semplicemente la forma? Forse perché si mimetizza con il pavimento.


Francesca Cavallin in Barbara Carasola stupisce con bicolor originale, con risultati eccellenti. Incornicia il tutto con acconciatura raffinata e trucco perfetto. La domanda che mi faccio però è chi è Francesca Cavallin?



Il colletto quindi pare che si possa ancora usare, e così fa Carey Mulligan o più correttamente Miu Miu che propone all'attrice questo look hipster ma che ci volete fare, a me ancora non ha stufato il black&white. Nemmeno l'occhiale tartarugato. Carey se ti vedo ti scippo.



Sandra Bullock alla prima di Gravity arriva con questo abito di Mendel. Figurone se non fosse per queste pose da camionista.


Alba Rohrwacher rappresenta il meglio del cinema italiano. Impegnata, discreta, originale. In Armani ci azzecca, con decolléte azzardato. In Valentino ci prova ma sembra un mimo.



Virgine Ledoyen incanta. Fendi bianco con curve morbide e sorriso principesco.



Passiamo a questa note dolente che è Carrie Fisher. Si è lei. Io pensavo fosse un hobbit. 
Che abbia la restringite?



Ecco, a Carey Mulligan posso proporre uno scambio.  A me da il suo Miu Miu e io le do questa roba che aveva addosso Tiziana Rocca. Tanto è sempre bianco e nero, no? Ci guadagna anche un super stella alla Sailor Moon.


Nello scaffale "sono qui per caso, speriamo che finisca presto tutto" ci metterei senza ombra di dubbio Maria Sole Tognazzi in Gucci e Sophie Kennedy Clark in Stella McCartney. 



Liliana Mattheaus voleva il nude look e l'ha ottenuto. Ma quel plateau dove l'ha preso al mercato?



Dakota Fanning si riprende il posto usurpato negli ultimi anni dalla sorella minore Elle con un Elie Saab sensazionale. 


Tutti parlano di Fiammetta Cicogna e del sua freschezza. Ma il mio quesito è: perchè invitarla? 


Ad un certo punto mi sembra di assistere a "Il Flauto Magico". E invece no. E' l'arrivo di Marina Ripa di Meana. Da ricordarne l'audacia. O la pazzia? 






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