Ed eccoci al terzo giorno del Padova Vintage Festival, dando un'occhiata al primo piano si scorgono le foto di Jamel Shabazz che ci proiettano direttamente nella Brooklyn degli anni '70, il fulcro della street colture d'oltreoceano. Le foto di Jacopo Pasqui per Leica ci riportano all'essenzialità del mood contemporaneo. E chi troviamo girando l'angolo? I ragazzi di Tweed Ride che sorseggiano tè felici dopo la mitica pedalata vintage programmata per la mattinata.
Philippe D'Averio ci ha estesaiate con la sua meravigliosa dialettica e le sue teorie semantiche, "dovrebbero rendere obbligatoria la laurea in filosofia" visto che questa è l'epoca del trash.
D'Averio una mente brillante e utopica, "io ero socialista un tempo ora sono utopista, l'utopia non fa male a nessuno". E così sognamo anche noi un'utopia che attinge al passato e scolora un po' gli angoli delle foto e ci fa sognare al suono di una musica lontana.
Le Cornacchie vi ringraziano e vi salutano dalla redazione del San Gaetano... e che il Vintage sia sempre con voi!
d'averio è d'avvero gallo!
RispondiElimina:-D come diciamo noi giovani d'oggi!
RispondiElimina