venerdì 9 luglio 2010

La Gracchiata della Cornacchia

Vorrei con questo post aprire questa nuova rubrica, che tratta di dissenso cornacchiesco, poichè spesso le cornacchie sentono il bisogno di mettere il "becco" in spinose questioni.
Buona lettura.


LA POETICA DEL VAMPIRO VS IL VAMPIRO FASHION

Tu che t'insinuasti come una lama
Nel mio cuore gemente; tu che forte
Come un branco di demoni venisti
A fare folle e ornata, del mio spirito
Umiliato il tuo letto e il regno-infame
[...]

da "Il Vampiro" C.Baudelaire

Che il fascino per il vampiro sia una cosa diffusa molto tra noi mortali è cosa ormai risaputa.
Senza avere la pretesa di creare un'antologia (che per evidenti motivi è bella corposa) sul tema, possiamo tranquillamente affermare che pur essendo una figura senz'anima, di emozioni ne provoca parecchie nel pubblico, in particolare (tralasciando bibliografie più o meno scontate a riguardo) parlando del grande schermo ci troviamo davanti a un vero "sempre verde".
Senza nulla togliere alle sperimentazioni passate, il mercato del cinema si è dedicato ultimamente a una vera e propria commercializzazione di queste creature che oltre ad intimorirci ci ammaliano da sempre.
Il vampiro è dotato di qualità molto appetibili e "fashion" (per dirla spiccia) è sempre giovane, è sempre bello, è in gran forma ed è in genere dotato di un buon gusto (dandy) nell'abbigliarsi.
L'esempio che tutti hanno più presente oggi come oggi è il fenomeno "Twilight" che ruota attorno alla bellezza indiscussa del nostro caro R. Pattinson.
Se da un lato potrebbe essere elogiabile la perpetrazione di un icona, legata ad un immaginario romantico (e passatemelo da un certo punto di vista anche filosofico), che come "essere borderline" si dibatte eternamente tra morte e vita, tra oscuro e luce, tra anima e senz'anima ricco di contrasti e di dicotomie; dall'altro posso affermare che nella moderna filmografia main stream si perde tutta questa magnifica e commovente "poetica del vampiro" a favore di una bella camicia alla moda, e di incredibili e superficiali melodrammi adolescenziali.
Probabilmente in un certo senso possiamo dire "ad ogni film il suo pubblico", o come direbbe qualcuno, meglio "la punizione si adatti alla colpa".
Forse mi piace pensare che in questa icona ci sia qualcosa di più, qualcosa di ultraterreno...

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