lunedì 17 settembre 2012

Un’esperienza d’altri tempi




Tre giorni intensi di emozioni, piume e tanta passione, vorremo riassumerli qui sotto con episodi, immagini e piccoli momenti vissuti da noi Cornacchie:

Cornacchia
Spennare un corvo per creare un tappeto di piume non è cosa di tutti i giorni, se poi ci aggiungiamo che, ogni volta che allestiamo i nostri tendaggi, ci ricopriamo di glitter per settimane, l’esperienza è davvero impagabile! Del resto cornacchie e glitter, si sa, vanno ormai a braccetto.
L’avventura del vintage ci ha arricchito e caricato ma devo dire anche molto divertito: è bello rispondere a qualcuno che, dopo aver superato mille banchetti e un manifesto enorme con scritto VINTAGE FESTIVAL, ti chiede spaesato:  “scusate è qui il vintage festival?" Ma è altrettanto bello essere fissati con sguardi maschili lusinghieri mentre si ha la bocca piena di un panino al prosciutto in un momento di pausa!
Scherzi a parte, come direbbe un caro amico delle Cornacchie, ci sono state in questi tre giorni “solo grandi emozioni”.

Cinecornacchia
Grazie Glenn, grazie Henry e la voce di Holly Golightly, grazie BB e il tuo giro di chitarra, grazie Charles, Grace e David. Grazie Coco e grazie anche a Fedor. Grazie a Frank, Ian, Gene e Francoise. Grazie Etta, Carmen, Rita, Nancy, per la vostra  discreta, raffinata ed elegante presenza.

Corvaldo
Come nuovo arrivato nel progetto de Le Cornacchie della Moda, unico maschio - dicono - parte di esso, e problematico romantico, credo di poter definire i tre giorni del Vintage Festival come il miglior modo possibile per mettere da parte l'Estate e prepararsi all'arrivo del Generale Inverno. Con stile, senza tradire emozione, con qualcosa di vintage addosso, magari. Se il buon vecchio Morgan cantava di mettersi la giacca dell'anno scorso così da riconoscersi, allo stesso modo riguardo le foto scattate in questi tre giorni. Molte sono imperfette: mosse o sfocate; tutte sono sincere e se vi avvicinate allo schermo del computer potrete appena percepire, non riconoscere nitidamente, ma fidarvi di sentire, un motivetto malinconico da canticchiare mentre si pedala verso il fresco con quella giacca addosso.

Martacchia
Spostare su e giù mobili veramente vintage significa avere a che fare con designer e architetti morti vent'anni fa completamente estranei al concetto di "trasloco" oppure di "tacchi", che hanno progettato piccoli graziosi comodini costituiti al 100% di  amianto purissimo. Non sono una dottoranda in Storia Della Moda Nei Secoli Dei Secoli, ma so che ti metti la bandana, il rossetto anni '40, le all star pitonate, lo zaino viola dell'invicta, la camiciuola frangiata hippie, sotto braccio Gira la Moda,  o hai un curioso senso dell'estetica o credi fermamente nel post-moderno.
In entrambi i casi non ti aspettare il mio appoggio.

Corvina
....svuotare tre piani di casa! Traspostare una poltrona dalla mia camera da letto (facendo le scale con i tacchi!!!!!) e riuscire a caricarla in auto senza farle perdere la sua dignità di poltrona "vintage"... l'auto diventa una portantina della poltrona stessa, che guarda fuori dal finestrino...tenendo in grembo un manichino "bambino"!!!
E' uscita da casa come una vera "signora"... e tale é rimasta per tre giorni di festival vintage... Si é concessa, e tutti l'hanno notata! Scatti fotografici...sguardi curiosi...e slanci di pura creatività ha regalato a passanti e visitatori!

Ho riportato a casa quella poltrona ieri sera... l'ho rimessa al suo posto... e stamane l'ho notata diversa, cambiata... m'è scappato da ridere, ho immaginato per un secondo che fosse rammaricata, di non poter più celebrare quel momento di "unicità"!


Le Cornacchie ringraziano gli organizzatori, i tecnici e i collaboratori del VINTAGE FESTIVAL e salutano tutti coloro che si sono divertiti con noi!


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