Ci sono entropie ed entropie, quella di Lee Jin Ju ti mette a tuo agio e suggerisce scene domestiche in contesti isolati ma quotidiani.
Simboli e oggetti portatori di significati riempiono i paesaggi circoscritti di un microcosmo che inquieta ma allo stesso tempo fornisce elementi comuni a cui aggrapparsi.
Cos'è questo se non un intimo caos calcolato: un disordine interiore, esteriorizzato, ma del tutto controllato.
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