sabato 1 settembre 2012

Dal trespolo del Lido - seconda

Cari piumati,

eccoci arrivati al secondo ragguaglio ufficiale, quello di ieri era solo uno sfogo emotivo tardo adolescenziale, dalla Mostra del cinema di Venezia.

Piove che metà basta quindi mi appollaio in sala stampa per aggiornarVi un pò. Io sto bene. E Voi? Tutto ok con le piume del Primo di Settembre?!

Ci eravamo lasciati con Giannoli e la sua Superstar e riprendo qui il racconto dei film in concorso parlandoVi di At Any Price di Ramin Bahrani e Paradies:Glaube di Ulrich Seidl.

Il primo è un classico romanzo di formazione americano. Sebbene il regista sia iraniano il set è l'Iowa rurale dal quale vengono tanti uccelli. Al giovane Zach Efron - ieri le ragazzine erano disposte a tutto pur di entrare all'Excelsior sperando d'incontrarlo- non gliene frega nulla della fattoria di famiglia e così, piano piano, eccoci a una tragedia che solo le donne di casa sanno risolvere magistralmente e in modo tutt'altro che ovvio. Interessante e inperfetto!

Il film di Seidl è un capolavoro. Nient'altro da aggiungere. Cazzarola, lui è quello di Canicola, ok?!!!!  Livido e duro come una cattolica austriaca che va in giro per Vienna a fare proselitismo con una statua della Madonna in mano -non Veronica Ciccone- il film segue a volo d'uccello la storia di Anna Maria che s'innamora di Cristo e si sente, poi, da Lui tradita. Nel mentre ci fa anche l'amore (!). Non lo vedrete mai in Italia, spero di sbagliarmi ma viene impossibile pensarlo da noi e spero vinca per ovviare al probelma. Scaricatevi anche Paradies:Liebe, visto a Cannes quest'anno, primo episodio della serie. Seidl sta infatti realizzando una trilogia e nel primo film una donzella austriaca se ne va in Africa a caccia di...beh, che cos'è una cornacchia?! Ecco, di uccelli neri!

Stamane c'è stato il primo evento della Mostra con in film di P.T.Anderson The Master con Joaquin Phoenix e Seymour Hoffman. Secondo tutti è un film su Scientology ma in realtà è solo un film su un uomo, il miglior Phoenix di sempre, che cerca una via, un maestro - ecco il titolo -, qualcuno che lo liberi dai suoi demoni. Da essi non ci si libera mai abbastanza e ancora una volta, tratto tipico del cinema di Anderson, solo la bestia che alberga in noi, l'uccellaccio nostra rovina, ha ragione e ogni struttura sovraimposta è destinata a cadere. In continuità con tutto il suo cinema ecco un'altra storia in cui Anderson scava nella natura dell'essere umano e non ne trova di giusto se non la bestia, l'irrazzionale, l'uccello pazzo. Peccato che qui stia tutto ai due grandissimi attori e che la storia sia un mero corollario alle due prestazioni dei pappagalli Phoenix e Hoffman.

Proprio perchè bestiale uccellaccio, Phoenix si è fumato tre sigarette in 40 minuti di conferenza stampa, come spero si capisca dalla foto qui sotto...


Il mio film del giorno è, senza dubbio, E'stato il figlio di Daniele Ciprì, primo italiano in concorso. Con Toni Servillo ciccione, sudato, occhiali sporchi e i migliori attori palermitani si mette in scena la storia di una famiglia al quale è dato e poi tolto tutto in cambio di una Mercedes!

Al di là della metafora Ciprì, fuoriuscito dalla coppia Ciprì-Maresco, i due uccellacci più dissacratori e grotteschi del cinema italiano, racconta l'Italia di oggi, quella dei grattaevinci, quella dell'inquinamento che ormai è pura cornice delle nostre spiagge e periferie, dei giovani senza futuro e dei vecchi senza speranza. Da vedere assolutamente!

A presto dal trespolo (bagnato) del Lido,

il Vostro corvaldo 

3 commenti:

  1. Ciao "Corvaldo"...sono "Corvina".....mi sposi?????

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  2. ahahha Toni Servillo tutto sudato e ciccione! come l'hacker maldestro di Jurassic Park!grande

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  3. NOI TI VOGLIAMO COME CORVO FISSO SUL BLOG!!!

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