Le Cornacchie Della Moda: STYLE / CANEDICODA

Per la seconda volta Le Cornacchie collaborano con un'intervista per Date Hub qui troverete la pima parte, all termine di questo articolo potrete proseguire sul sito di DATE - HUB, buona lettura!

La prima volta che ho sentito parlare di lui è stato un pomeriggio nella capitale, si parlava nello specifico di tatuaggi, un mio amico mi mostrava un piccolo pesce con il naso; il tratto era infantile, senza chiariscuro.
La seconda volta lo sentii nominare quando indicai con il dito la t-shirt di un tipo, era azzurra e un sacco di segni neri e bianchi sopra. La trovai strana e bella.

Scoprii molto presto che Canedicoda faceva un sacco di cose.

MM. La libertà con cui ti muovi tra "le cose" anche piuttosto distanti tra di loro come ti fa relazionare alle accademie d'arte e di moda?

CDC. Ho attraversato tempestosamente e il più velocemente possibile il periodo scolastico. Niente università: pochi stimoli, dubbiosi doveri e limitati riscontri, giusto due corsi post diploma e poi via per la mia strada.

MM. Le istituzioni artistiche possono sembrare un paradosso per te? Cosa ne pensi del ruolo del docente che investe su di te o boccia la tua idea?

CDC. Ho studiato da solo e mi sono applicato intensamente a ciò che mi attirava. Eppure sento che il ruolo del maestro possa avere un'importanza, un tempo fondamentale e mi resta una meravigliosa fiducia nell'istruzione. Ho alcuni stimati amici ed amiche che insegnano e credo diano e ricevano positivamente.
Mi sento ingenuo a dirlo però provo ribrezzo per la classe politica, per le dirigenze economiche: cosa può fare l'istruzione senza fondi? Quanto può lottare l'istruzione contro il peso dei media? Secondo me bisognerebbe giusto avere un'ottima infarinatura fino alla prima adolescenza, poi lavoro. E l'istruzione va considerata come un lavoro, un impegno vero, motivato, edificante. Troppe cazzate in giro, troppi sapori mediocri, troppe fragili illusioni.

MM.Guardando le tue cose mi viene in mente l'opera d'arte totale teorizzata da Wagner, in cui le singole arti sono subordinate da un unico proposito: Che ne pensi?

CDC. Mi piace l'idea del tutto, di un insieme in qualche modo sempre collegato, di un macro organismo che cambia: Mi piace la manualità, mi interessano le tensioni e gli equilibri.

MM. Che cos'altro vorresti fare? Se ti chiedessero di realizzare uno studio architettonico abitativo come la faresti?

CDC. Proprio recentemente ho disegnato delle case fantastiche - piu' o meno realizzabili - e le illustrazioni finiranno in una piccola pubblicazione per una libreria di Venezia che si chiama Bruno. Il libro si intitolerà "50 house i'll build for you". Ho sempre pensato che vorrei costruire la mia casa e credo lentamente il progetto prenderà forma. Ma per ora vorrei andare avanti con la realizzazione di abiti. Poi mi piace molto cucinare.

Continua qui a leggere l'intervista:
DATE-HUB