Tra le crinoline di Worth e le righe di Chanel c'é lui: Paul Poiret, stilista francese che operò fino a agli anni '30 del 900. Ebbe il fiuto per gli affari e fu il primo che utilizzò il marketing per pubblicizzare la sua casa di moda, con profumi e complementi d'arredo. Le sue linee furono sontuose e stravaganti, libere dalla costrizione del corsetto, che richiamavano usi e costumi orientali, utilizzando forme assimmetriche, contribuendo alla nascita del modernismo e aprendo la strada ad una certa Coco. Come sempre i geni possiedono però un carattere impossibile e tendono a comandare. Nell'invito per partecipare alla sua festa dedicata alle atmosfere di Le mille e una notte c'era sottolineato che l'abito a tema era obbligatorio e chi non si presentava con il vestito adatto avrebbe dovuto indossare obbligatoriamente una creazione di Poiret. Altrimenti non entrava.
Io non me lo sarei fatto ripetere due volte, anzi sarei andata apposta senza abito solo per poter indossare qualcosa di Poiret...
Valentino |
Prada |
Marc Jacobs |
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