Corinne ha diciassette anni e una serie interminabili di sfighe. In qualche modo, e grazie al serbatoio extra large di astio verso l'umanità in generale richiama l'attenzione di una folta frangia di adolescenti senza una guida spirituale. Lei, sua sorella Tracy e loro cugina Jessica decidono perciò che è tempo di punk e mettono su una band, The Stains (le macchie) che però la sera del debutto fa schifo perché nessuna di loro sa suonare ne' cantare. Succede di tutto: ci sono folle inferocite e femmine che picchiano altre femmine, e produttori intestarditi e viscidi nel camerino ma tutto si conclude un debutto col botto per MTV e tutti sono contenti.
The Stains è un film da vedere perché il filone delle "donne che si ribellano" negli anni ottanta era fatto simboli pieni di rabbia e vitalità proiettati a siluro verso il futuro in grado di iniettare la giusta dose di ribellione e strafottenza e ombretto arancio alle giovinette dell'epoca, urgenza questa assorbita in pieno dalla moda.
Negli ultimi decenni il genere ha spodestato le diciassettenni arrabbiate in favore di ex sessantottine nel culmine di una nuova giovinezza tipo Calender Girl o Mamma mia.
Io reclamo.
P.s: Grazie alla soffiata di B.T. lumino nella notte.
Vogue Russia October 2013 |
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