mercoledì 13 febbraio 2013

ZOOMIT / SANREMO - Miserie e Dolori part1


Tralasciamo la polemica, la retorica, tralasciamo la bruttezza delle canzoni, tralasciamo Beppe Vessicchio, ma non possiamo fare finta di niente davanti alla insensata scelta di certi abiti per la serata d'apertura del Festival.

Ad esempio, Simona Molinari (ma chi è poi?) sceglie una cartina di un cioccolatino, la grandezza è quella, i colori sono quelli. Forse voleva farsi fare un blazer e alla fine le hanno aggiunto della carta natalizia. Conclude il tutto con decoltè che sono un'arma contundente vietata ai minori di 14 anni.


Le sorelle Materassi del nuovo milennio vestono come cip e ciop, una in chiaro, l'altra in scuro. Confronto a tante altre female della televisione è indubbia la loro eleganza, ma ragazze mie, quelle braccine, la prossiama volta, copritele.


Io non so chi sia lo stilista di questo abito di Maria Nazionale e neanche voglio saperlo. 
Perchè il colore va bene, risalta, è attuale bla bla. Ma cos'è questa manica a sbuffo mentre l'altra viene sacrificata per una bretella? In questo caso due forse sarebbero state, per assurdità, meglio che una.


Alberta Ferretti forse dovrebbe fare un corso di "Come realizzare un'idea". 
Perchè se vediamo il bozzetto dell'abito ( bruttino già quello) che indossava la spaesata Chiara Galiazzo e poi vediamo Chiara Galiazzo, cè qualcosa che non va. Forse perchè semplicemente la cantante indossa una taglia da persone normali e non da modella come pensava la Ferretti.



Quindi, cari affezionati, chi vince e stravince è la Litizzietto, che con abitini luminosi, preziosi ma sobri, con lunghezze perfette e forme perfette se la cava alla grande.
Tutto firmato Aquilano Rimondi. 
Chapeau!




1 commento:

  1. E' vero! gli abiti erano osceni!
    Forse qualche lustrino in meno alla Litizzetto non sarebbe stato poi così male... o forse la forma delle decorazioni, facevano tanto stella natalizia...

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