Quest'anno i titoli che Cannes ha proposto hanno avuto un che di prestigioso. Woody Allen, Almodovar, Kaurismaki, Sorrentino, Moretti, Dardenne, Lar Von Trier. Il meglio del meglio. Ma il film più atteso è stato sicuramente "The Tree of Life" del timido Terrence Malick. Dagli anni '70 Malick ha girato solo 5 film, di conseguenza ogni premiére diventa un evento irripetibile. Soprattutto quando i protagonisti sono Sean Penn e Brad Pitt. A nesuno è fregato niente del Papa morettiano, dell'american dream di Sorrentino, della Parigi di Allen, dell'intensità di Dardenne. C'era Malick e ha vinto Malick. Forse perchè solo la fotografia meriterebbe un premio a parte e anche se imperfetto "The tree of life" è come una medicina : risolleva e guarisce.
l'Italia purtroppo torna a casa a mani vuote, nonostante i prodotti di qualità che abbiamo esportato quest'anno, peccato, ce n'era davvero bisogno, come presidente della giuria De Niro poteva sforzarsi un pò di più..confidiamo nel prossimo Festival e nel Volo della Cinecornacchia a Venezia!
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"The Tree of Life" di Terrence Malick
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"This must be the place" di Paolo Sorrentino
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I giurati, tra cui riconosciamo, De Niro, Uma Thurman, Jude Law.
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