domenica 30 settembre 2012

SPOTLIGHT / ANIMALS# HEDGEHOG


Capitolo 4#

"Il riccio ha abitudini solitarie e scontrose: tende generalmente ad evitare i contatti coi conspecifici, dei quali avverte la presenza con l'udito o l'olfatto, mentre nel percepire l'avvicinarsi di un estraneo va subito in allerta. Tuttavia, in caso di contatto i ricci non disdegnano lo scontro diretto, che viene risolto in base alle dimensioni ed all'età degli esemplari." 

Chapeau Mister Riccio!

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sabato 29 settembre 2012

Grace Kelly & Enzo Miccio. E Noi? Recensiamo.






Davanti all’opportunità di leggere e recensire in anteprima questo libro mi sono sentita onorata. Non sono una critica di professione; chi mi ha proposto quest’attività si fida del mio gusto e delle mie opinioni. Nonostante l'apparente semplicità del compito mi sono trovata a gestire una discreta responsabilità: giudicare qualcosa e rendere la mia stessa recensione oggetto di critiche.
Questo è il primo romanzo di Enzo Miccio, celebre presentatore TV e titolare di una società di organizzazione di eventi e matrimoni.
La storia è una sciarada romantica con intenti briosi ambientata tra la Parigi contemporanea e il Principato di Monaco degli anni '60, in una vorticosa vicenda che coinvolge e rende protagonista un simbolo della moda moderna: la borsa di Hermes ispirata alla principessa Grace Kelly all'apice della sua notorietà. 
Una raffinata signora milanese dal cuore assopito torna tutti gli anni in quella Parigi che tanto le ricorda l'amore con il suo fidanzato Pietro, morto improvvisamente dopo averle chiesto la mano, lasciandole come promessa una Kelly originale, appartenuta alla principessa Grace in persona. Vincent, un rubacuori parigino, scioglierà il ghiaccio nel cuore della donna o è solo intenzionato ad appropriarsi della preziosa borsa? Enzo Miccio è un conoscitore sapiente dell’eleganza classica. Infarcisce qua e là raffinate precisazioni sulle mise dei personaggi, ne descrive con accuratezza il guardaroba, si sofferma sul tipo di fiori nei loro salotti, ci mostra le loro case, spia le loro diete.
Parallelamente non posso non segnalare l'abnorme quantità di personaggi famosi più o meno amati che scrivono libri.
Il signor Miccio, come tantissimi suoi colleghi, avrà colto la palla al balzo. Avrà detto di all’opportunità di scrivere di ciò che gli piace cavalcando l’onda del successo, aspetto questo che non mi sento di giudicare negativamente.
Ciò che non capisco è come una crew atta a supportare un “non-scrittore” nel componimento di un’opera (l’editor, i consulenti, i collaboratori e la stessa casa editrice) non si sia preoccupata di esigere di più da un’opera così arrogantemente priva di cura che si rifà al modello descrittivo dei romanzi rosa Harmony dalla narrativa stucchevole e inverosimile, ma che mai risulta pretenziosa.
La struttura della storia si basa sulla falsa riga della spy-story anni ’60, in un vortice di colori e situazioni frenetiche, profondamente autoironiche e sviluppate con ritmo ed eleganza.
Gestire ogni parte dell’ingranaggio non è semplice e il signor Miccio non ha la necessaria conoscenza del sistema approfondita e fluida per essere convincente.
I personaggi stessi sono relegati in atteggiamenti e battute consumate, senza nessun tentativo di allontanarsi dalle caricature del romanzo rosa. L’evidente mancanza d’Interesse nel coinvolgere quella fetta di pubblico che non conosce il personaggio TV ritratto sul retro della copertina, corrisponde ad un’occasione mancata per il Signor Miccio che ha, tutto sommato, le carte in regola per creare qualcosa di interessante.




venerdì 28 settembre 2012

Scatti Rubati - David Prando

Vi ricordate le riviste patinate che sfogliavate quando eravate ragazzine?
David Prando un amico delle Cornacchie, gioca con contrasti, luci naturali e saturazioni dall'atmosfera vintage e ci regala una serie di scatti dove celebra il nostro "famoso angolino" con un sapore del tutto editoriale.
Le cornacchie ringraziano!





Foto di David Prando con Elisa Conti

IL GIORNO E LA NOTTE


Come spesso accade nelle fiabe, il motivo scatenante di una maledizione è un semplice invito mancato ad un battesimo.
La favola del giorno e della notte inizia proprio così (Little Daylight), con una fata mancata che maledice la povera principessa protagonista, relegandola ad una vita notturna. George Mcdonald, in piena epoca vittoriana, mette in evidenza il contrasto e l'incontro tra i due mondi, che ogni giorno si danno il cambio, il giorno e la notte, lasciando una porta aperta a significati più profondi e simbolici.

Senza togliervi nulla sulla natura intrigante del racconto, che non lesina amori complessi, notturni e diurni paesaggi e un finale che non delude, posso solo dirvi che ci ha ispirato.





IL GIORNO



















LA NOTTE















giovedì 27 settembre 2012

GOLDFRAPP STYLE


Alison Goldfrapp rientra in quel cerchio magico di Bristol che anni fa ci fece sognare grazie a mostri sacri come Massive Attack, Lamb, Tricky.  Forse se non si vestisse da arlecchino potrebbe essere credibile ancor'oggi. In ogni caso "Lovely Head" rimane una delle canzoni più oriniche e suggestive che conosco. In pieno stile pennuto malinconico.